Il futuro dell’intelligenza artificiale: Rabbit è l’assistente personale che ci farà dire addio ad Alexa e a Siri. Ecco cos’è.
Il mondo della tecnologia non si ferma mai. La scienza, giorno dopo giorno, progredisce e fa passi avanti. Scoperte scientifiche, innovazioni all’avanguardia, strumenti di intelligenza artificiale sempre più puntuali, insomma: le novità non mancano.
È proprio in questo contesto che si prepara ad arrivare sul mercato un concorrente di Alexa e Siri veramente di ultima generazione e sorprendente sotto diversi punti di vista. Soprannominato “il coniglietto”, il nuovo assistente AI si chiama Rabbit R1 ed è uno dei primi prodotti dell’omonima startup di intelligenza artificiale.
Jesse Lye, fondatore della startup Rabbit Inc, ha presentato al Ces 2024 un dispositivo tascabile chiamato R1. Come riporta Wired, sembra proprio rappresentare il futuro degli assistenti vocali perché con un comando permetterà di eseguire delle azioni con lo smartphone senza nemmeno tirarlo fuori dalla borsa o dalla tasca.
Non va quindi a sostituire il telefono, ma è il nostro assistente personale a cui demandiamo i compiti più noiosi come fare una telefonata al posto nostro, prenotare un biglietto del treno, un ristorante, aggiungere prodotti al carrello della spesa. Il tutto senza avere delle app interne, ma solo il suo Rabbit Os, un sistema operativo insomma e un mix di modelli linguistici per capire le richieste dell’utente.
Ciò che, oltre alle specifiche tecniche, rende R1 speciale è la dimensione: un piccolo cubetto rassomigliante ad un blocco di post-it, rosso, con schermo touch, rotella analogica, pulsante per parlare e dare comandi al dispositivo e telecamera. Quest’ultima pare che, nelle prossime versioni, servirà per insegnare ai rabbit come eseguire determinate azioni che, una volta imparate, basterà indicare con un comando vocale per fargliele eseguire. Pare, ad esempio, che una volta insegnatogli visivamente a togliere un watermark, R1 potrà eseguirlo autonomamente tramite un semplice comando vocale.
Il mondo dell’intelligenza artificiale è in continua crescita insomma. Ora l’obiettivo è quello di semplificare tutto al punto tale da poter usare solo la voce per effettuare determinate operazioni. Viene da chiedersi se sarà un bene o se, come pensano i cosiddetti “boomer”, queste attività così semplificate ci renderanno sempre più pigri? Molto probabilmente R1 così come tutti gli altri dispositivi di AI dovrebbero aiutarci a facilitare alcuni compiti, soprattutto lavorativi, per avere più tempo per godere della nostra vita offline!
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