È meglio mangiare un hamburger ben cotto oppure al sangue? Si potrebbe incorrere in un pericoloso rischio, ecco la verità.
Da solo o con un panino, chi non ha mai provato un hamburger in vita sua? Questo piatto tipicamente americano, che fa subito pensare ai fast food o comunque alla cucina d’oltreoceano, si è ormai affermato anche in Italia e in tutto il mondo.
Ormai esistono moltissimi tipi di hamburger: di manzo, di chianina, e chi più ne ha più ne metta. Nell’ultimo periodo la nuova frontiera della cucina ha abbandonato i confini nazionali per volare in Sud America alla scoperta dell’angus, carne tipica dell’Argentina. In Italia sono moltissimi a preferire questo tipo di carne, più pregiata e saporita.
Qualunque sia l’origine della carne e il suo taglio, c’è una domanda che accomuna tutti i carnivori: va mangiata cruda o ben cotta? Certo, una bella bistecca al sangue farebbe gola a chiunque, eppure gli esperti si sono finalmente pronunciati sulla sicurezza della carne poco cotta. Quali sono i rischi a cui si va incontro se si rinuncia alla cottura?
La verità arriva dal web e, per la precisione, dal mondo dei social. A svelarla è stata Giulia Biondi, nutrizionista molto famosa su Instagram per i suoi video in cui punta a sfatare i falsi miti sull’alimentazione. In un filmato la dottoressa (che sui social è famosa con il nome @bilanciamo), ha parlato a proposito della carne e di come andrebbe mangiata per ridurre al minimo il rischio di incorrere in infezioni e/o batteri.
L’esperta ha spiegato il procedimenti di realizzazione degli hamburger, che vengono tritati per creare quel macinato fino al quale i consumatori sono abituati. Come ha affermato la dottoressa, questo procedimento fa sì che i batteri presenti sulla superficie dove viene appoggiata la carne si diffondano in tutto l’hamburger. L’unico modo per evitare che questi entrino nel corpo umano e provochino problemi all’intestino o ai reni è quello di cuocere per bene la carne. Il calore, infatti, è in grado di uccidere germi e batteri, garantendo così la salute dell’individuo.
Discorso diverso per le bistecche e altri tagli simili. La Biondi ha spiegato che, nel caso di una fiorentina, la parte di carne a contatto con una superficie potenzialmente contaminata è solo quella esteriore. In cottura la superficie della carne viene “sanificata” grazie al calore, permettendo all’interno di poter rimanere un po’ più “al sangue”. Il filmato dell’esperta è subito diventato virale, scatenando una valanga di reazioni da parte del popolo del web.
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